1458 - 2008
Coro “S. Cecilia”
Piccolo Tributo
alla
Beata Cristina
a 550 anni dalla morte
 
Programma
Ripercorriamo le fasi salienti della vita della beata Cristina commentandole con un canto.
 
- 1 -
Iniziamo con una dolce preghiera, composta da poco, a testimonianza che anche ai nostri giorni la beata Cristina è amata e venerata dalla popolazione di Calvisano __ O beata Cristina
volgi lo sguardo dal cielo,
manda il tuo aiuto a chi t’invoca,
per noi prega il Signor.
- 2 -
Fin dai primi anni della sua vita, Cristina decise di dedicarsi per sempre ai poveri e ai miseri, ma soprattutto di lodare continuamente il Signore ed annunciare per sempre le meraviglie di Dio. Questo proposito la portò a quattordici anni a vestire l’abito delle Terziarie Agostiniane.
__ Alcune frasi del salmo n. 9 
Loderò per sempre il Signor, 
con tutto il cuor lo loderò
e per sempre annunzierò le sue meraviglie.
Riparo per l’oppresso nell’angoscia,
il Signor sarà per noi.
Si abbandona a Te il misero,
sostegno sei del povero.
- 3 -
Perseguitata, tormentata e picchiata dal fratello Antonio proprio per la sua grande fede e generosità, fuggì dalla sua casa e dal nostro paese. Si recò a Montichiari ma, inseguita, decise di allontanarsi definitivamente.
Il fiume Chiese è in piena, non esistono guadi, lei si inginocchia e rivolge al cielo una preghiera chiedendo aiuto, conforto e pietà per lei, per il fratello e per tutti i peccatori. Con l’intercessione di Maria Vergine, che le appare e la sostiene, attraversa il fiume lasciando per sempre la sua terra. __ Salve regina
del ciel Signora, per chi t’implora abbi pietà.
Vita, dolcezza nostra, 
tu sei salvezza del peccator.

Ai figli d’Eva sei nel pianto, 
conforto santo, o madre pia.

Deh, volgi a noi, vergin Maria, 
lo sguardo tuo al peccator.
- 4 -
Trova rifugio nei boschi che circondano Spoleto. Qui vive in continua preghiera, cibandosi solo di erbe e imponendosi durissime penitenze: la flagellazione, il cilicio e il digiuno.
Solo per non morire si reca in città dove si dedica alla cura dei malati miseri e abbandonati. Il suo più grande desiderio era quello di provare su se stessa il dolore che Cristo provò sulla croce. A tal fine arrivò anche a trafiggersi un piede con un grosso chiodo. La sua vita è un martirio continuo per l’espiazione di tutti i peccati. __ Da “Le sette parole di Cristo in croce”

I - Padre, perdona loro poiché non sanno quello che fanno. 

III - Madre, ecco tuo figlio. Ecco tuo madre.

VI - Tutto è compiuto.

- 5 -
Cristina è alla fine della sua vita terrena. La sua preghiera si intensifica. Invoca la Santa Vergine che le appare attorniata da angeli e da santi e la invita “alle nozze del cielo col suo figlio Gesù”
Cristina risponde come la Vergine stessa rispose all’arcangelo Gabriele.  __ L’angelo del Signore disse a Maria: “Ave, o piena di grazia, il Signore è con te. ... Non temere Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio. Concepirai e partorirai un figlio che chiamerai: Gesù.
“Eccomi, sono la serva del Signore
avvenga di me secondo la tua parola”.
- 6 -
Mentre miracolosamente suonano tutte le campane delle chiese di Spoleto, stringendo al petto il suo libro delle preghiere e invocando la pace per tutti, Cristina entra nella gloria di Dio tra le schiere dei santi e degli angeli che cantano: __  
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
- 7 -
Da quel giorno la nostra gente non l’ha più dimenticata. L’ha finalmente compresa, amata, onorata e venerata. A lei chiediamo continuamente la sua protezione cantando: __ Salve beata nostra angiol di santo ardor,
l’inno dei nostri cuori, ascolta su nel ciel.
L’eco del tuo martirio regge la nostra fede, 
felice chi ti crede ancella del Signor.