Il 14 di febbraio
si festeggia a Calvisano la Patrona del paese: la Beata Cristina. Nonostante negli ultimi tempi il volto esterno della società locale appaia alquanto mutato, Calvisano non ha dimenticato questa sua tradizione e l'attaccamento ad essa si è mantenuto inalterato.
Risulta tuttavia difficile individuare le esatte radici storiche di questa festività, nella quale mito, leggenda e verità si intrecciano strettamente.
La tradizione orale, tramandata in paese di generazione in generazione, ricostruisce in questi termini la vita della Beata.
Essa vuole che Cristina Semenzi sia nata a Calvisano il 4 agosto 1435. Il padre Giovanni e la madre Margherita appartenevano a una famiglia di contadini poveri, detti i Giardini.
Fin dai suoi primi anni di vita la fanciulla dimostrò una straordinaria pietà religiosa unita a un grande spirito di penitenza. A 14 anni seguì il richiamo divino e nella chiesa di S.Barnaba in Brescia prese i voti come Terziaria Agostiniana. Al suo rientro a Calvisano si prodigò per il bene dei poveri e, dopo la perdita dei genitori, per non subire la prepotenza del fratello Antonio, Cristina si ritirò a vita solitaria dapprima a Roma, poi ad Assisi, infine a Spoleto, dove si dedicò completamente all'assistenza dei poveri e dei malati.
Cristina morì a soli 23 anni, il 14 febbraio 1458. Il suo corpo fu posto in un'urna preziosa sull'altare di S.Michele, nella Chiesa di S.Nicola degli Agostiniani in Spoleto.
Alcuni miracoli attribuiti alla sua intercessione contribuirono poi ad aumentare il numero dei suoi devoti.
 
 
La nostra beata Cristina
Libri
 
 
 
Della Serva di Dio Christina Semenzi
Gennaio 1999
 
 
Intorno alla beata Cristina Semenzi di Calvisano
Febbraio 1997
 
 
 
La questione storica della Beata Cristina Semenzi
Giugno 1996